Orologi con corona a pressione o a vite? Dipende, vediamone il perchè.

Partiamo dalle basi.
In un orologio, la corona è la parte zigrinata, solitamente in metallo, che permette attraverso un perno (tige) di accedere al movimento.

In genere consente di
-impostare l'orario
-impostare il giorno e la data
-avviare o fermare il timer

Dato che è il punto di accesso al movimento, un tempo, permetteva a polvere e umidità di entrare facilmente, rovinando la meccanica.

La prima soluzione fu di inserire la corona, detta antipolvere, in un tubo ancorato alla cassa con una piccola guarnizione intorno al tige (perno).

Ma fu l'invenzione della corona a vite, da parte di Rolex per le sue casse Oyster, che permise di superare gran parte degli inconvenienti legati non solo alla polvere ma anche all'umidità.

La prima realizzata nel 1926 aveva una sola guarnizione ma anche Mido nel 1930 presentò il suo progetto con una guarnizione in sughero.

Dopodiché con la Twinlock e successivamente con la Triplock, si riuscì a realizzare orologi subacquei che resistevano anche ad elevate profondità.

Questo consentì finalmente di potersi dedicare alla progettazione di orologi subacquei.

Al giorno d'oggi tantissimi ci chiedono la corona a vite anche su orologi economici.
Ma non tutte le corone a vite sono uguali!


Inoltre saperla usare non è una cosa banale!

Molti orologi economici montano corone a vite che non forniscono delle buone prestazioni. Da nuovi presentano una buona tenuta ma con in poco tempo tutto cambia, per esempio il fatto di stringerle con forza sciupa le guarnizioni. Il proprietario dell'orologio continua a riporvi fiducia, ma la tenuta è ormai persa e ci si ritrova con l'orologio allagato!

Quindi alle volte, soprattutto per orologi di fascia bassa, secondo noi è meglio scegliere un orologio con corona a pressione piuttosto che a vite perchè di quest'ultima è più difficile sciuparne le guarnizioni.

In più, fidandosi di meno, si trattano con maggiore riguardo.
Con il tempo le guarnizioni, anche in orologi di alto livello e con sistemi di tenuta particolarmente elevati, non solo della corona ma anche dei pulsanti e quelle presenti nel vetro, tendono a seccarsi e quindi a perdere gran parte della loro funzionalità.

Come conseguenza tante sono le possibilità per cui può entrare l'umidità, ad esempio, l'acqua calda di una doccia costituisce un pericolo per le dilatazioni termiche.

Certamente partire con un diver resistente 200 metri ci fornisce un'ottima tenuta anche dopo molti anni anche se si fosse ridotta della metà.

Il nostro consiglio è di fare un controllo di impermeabilità passati i 5-6 anni di utilizzo, anche presso il proprio orologiaio di fiducia. 

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